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Finché il Caffè è Caldo – Recensione Libro

di Toshikazu Kawaguchi

Finché il Caffè è Caldo

Finché il Caffè è Caldo

di Toshikazu Kawaguchi

Finché il caffè è caldo recensione libro
Finché il caffè è caldo

 

Titolo originale: Coffee Ga Samenai Uchini

Genere: Fantasy

Anno di pubblicazione: 2015

Editore: Garzanti

Traduzione di Claudia Marseguerra

Recensione libro: Buono

 

Trama

Siamo in Giappone e Nagare è il proprietario di una caffetteria che gestisce con sua moglie Kei e sua cugina Kazu. Questa caffetteria, però, non è come tutte le altre, è molto speciale. C’è infatti una sedia attraverso la quale pare sia possibile viaggiare nel tempo. Il viaggio inizia con una tazza di caffè e la consapevolezza che il presente non cambierà in alcun modo. Nonostante questo, chi ha dei rimpianti è disposto ad affrontare le numerose regole necessarie per viaggiare nel tempo. La prima regola e la più importante è che si può restare nel passato o nel futuro solo Finché il caffè è caldo.

Incipit

«“Oddio, è già così tardi? Scusa tanto, ma devo proprio andare”, aveva borbottato l’uomo con aria evasiva, alzandosi per prendere la borsa. “Eh?” aveva replicato la donna, guardandolo incerta. Non gli aveva sentito dire che era finita.»

Recensione di Finché il Caffè è Caldo

Chi mi conosce sa che amo particolarmente le storie che raccontano viaggi nel tempo. Su questo tema mi erano piaciuti molto La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo e Aspettando domani.

Considerando che apprezzo anche la narrativa giapponese, quando ho letto la trama di Finché il caffè è caldo non ho potuto resistere. Gli autori giapponesi hanno un vero talento nel raccontare le storie attraverso i dettagli, nel tessere storie meravigliose intorno al quotidiano. Anche Toshikazu Kawaguchi è riuscito a costruire una trama straordinaria partendo da un luogo ordinario come una caffetteria. Tutta la storia si snoda in questo piccolo luogo senza finestre, con pochi tavolini e ancor meno clienti.

Le descrizioni sono così abilmente distribuite da dare l’impressione di essere là, seduti a uno di quei tavolini. Qualche volta ho perfino percepito una sorta di sensazione claustrofobica, a sottolineare quanto Toshikazu Kawaguchi sia stato bravo nell’accogliere il lettore tra le pagine del suo romanzo. Lo stile di questo autore è scorrevole e colloquiale, moderno e piacevole e agevola una lettura scorrevole.

Finché il caffè è caldo è una storia che parla di rimpianti e dolore e fa molto riflettere sulla vita e gli affetti che ci circondano. La domanda è: se potessi viaggiare nel tempo solo per qualche minuto e il presente non potesse comunque essere cambiato, lo faresti? Credo che d’istinto tutti tendiamo a credere di no.

L’autore invece ci offre quattro buone ragioni per farlo attraverso la storia di quattro donne.

Personaggi di Finché il caffè è caldo

I personaggi principali di questo romanzo sono tutti femminili e, attraverso di loro, scopriamo diverse sfaccettature dell’amore e del rimpianto.

Fumiko ha lasciato che la propria carriera e quella del suo ragazzo mettessero fine alla loro storia sentimentale. Kotake non riesce ad accettare che il marito, affetto da Alzheimer, non la riconosca più. Hirai ha permesso che il suo egoismo prevalesse sull’affetto che nutriva per la sorella. Kei è incinta ma portare a termine la gravidanza significherebbe condannare il nascituro ad una vita senza madre.

Storie che ne abbracciano tante altre e fanno di questo libro un piccolo vademecum per sentirsi meno soli in situazioni difficili come quelle. Fino qui sembra tutto perfetto, ma nella mia recensione di Finché il caffè è caldo, come in tutte le altre, voglio essere sincero.

Nonostante tutta questa bellezza, infatti, l’opera di Toshikazu Kawaguchi non mi ha del tutto convinto. Non ci ho trovato una logica. Non che i viaggi nel tempo, essendo irreali, necessitino di troppe spiegazioni ma, per quel che mi riguarda, devono essere in qualche modo plausibili. In questo caso invece non viene spiegato nulla, dall’origine delle regole alla donna fantasma. Mi è mancata la possibilità di poter credere a questa storia di fantasia e mi è dispiaciuto.

Concludo la recensione di Finché il caffè è caldo consigliandolo a chi ha già letto autori giapponesi e a chi darebbe qualsiasi cosa per tornare indietro nel tempo e correggere i propri errori.

Citazione

«La superficie del caffè tremolava leggera, senza più vapore fumante. A giudicare dalla temperatura della tazza, non mancava molto alla partenza. “Cosa sono venuta a fare? Che senso ha avuto venire dal passato? Adesso sembra tutto così insensato…”»

Curiosità

  • Toshikazu Kawaguchi è uno sceneggiatore e regista. L’autore è nato in Giappone, a Osaka, nel 1971
  • Finché il caffè è caldo è stato il primo romanzo di questo autore e ha vinto il Suginami Drama Festival
  • Il romanzo ha venduto più di un milione di copie in Giappone e 100.000 in Italia.
  • Nel 2018 dal libro è stato tratto un film giapponese omonimo, diretto da Ayuko Tsukahara.
  • La storia di Finché il caffè è caldo ha un seguito nel secondo romanzo di Toshikazu Kawaguchi, dal titolo Basta un caffè per essere felici.

Finché il Caffè è Caldo recensione Libro

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